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Al cellulare contano i minuti

di Matteo Prioschi

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2 agosto 2008

Se per il traffico domestico l'arrivo degli operatori mobili virtuali ha comportato una discesa delle tariffe, non altrettanto si può dire per le chiamate effettuate quando ci si trova all'estero. In questo secondo caso, i quattro operatori tradizionali (Tim, Tre, Vodafone e Wind) sono allineati ai nuovi arrivati per quanto riguarda le tariffe standard e accanto al prezzo base offrono delle opzioni che possono risultare più convenienti.
Per il roaming, il calo delle tariffe avvenuto nell'ultimo anno più che frutto della libera concorrenza del mercato è conseguenza dell'intervento della Commissione europea che ha imposto una progressiva riduzione. Dall'estate scorsa fino al 30 agosto di quest'anno le chiamate fatte mentre si è all'estero tra i vari Paesi della Ue non possono costare più di 58,8 centesimi al minuto. La soglia per le telefonate ricevute è invece di 28,8 centesimi, valori che dal 30 agosto passeranno rispettivamente a 55,2 e 26,4 centesimi. A parte qualche eccezione, non ci sono grandi differenze sulle tariffe standard fissate dagli operatori.
Differenze più sensibili esistono sul fronte dei messaggi di testo il cui costo standard all'interno dell'Unione oscilla da 25 a 50 centesimi. Se durante le vacanze si ha in programma di visitare un Paese non europeo, inoltre, i costi da sopportare sono ancora più alti e per le chiamate voce si può arrivare a pagare 6 euro al minuto.
Va poi considerato il fatto che per il roaming la concorrenza è più virtuale che effettiva. È improbabile, infatti, che un utente cambi operatore solo al fine di spendere meno durante le 2-3 settimane di soggiorno all'estero. Quindi le opportunità di risparmio più concrete sono quelle che si possono ottenere con l'attivazione di opzioni specifiche per il roaming. A questo riguardo la Commissione europea ha di recente rinnovato il sito dedicato a questo argomento (si veda la scheda a fianco) in cui si trova il quadro normativo nonché una comparazione delle tariffe voce, dati e sms degli operatori continentali.
All'interno di ogni sito internet degli operatori italiani, poi, si ha modo di informarsi sui costi applicati e sulle opzioni. Con Vodafone Passport, per esempio, alle chiamate effettuate viene applicata la tariffa nazionale più 1 euro alla risposta, mentre si paga solo 1 euro ogni 30 minuti per quelle ricevute. In più se abbinata alla Summer Card consente di ricevere un bonus di traffico proporzionale alle chiamate effettuate. Con Tim Globe (dal 4 agosto si chiamerà Senza confini globe), invece, si parla da 70 Paesi stranieri spendendo 19 centesimi al minuto più uno scatto alla risposta compreso tra 1 e 4 euro. Ma quando non la si usa occorre ricordarsi di disattivarla perché prevede un costo di 3 euro al mese. Con Noi Wind Roaming, invece, a fronte di un costo annuo di 7 euro, si usufruisce di 40 minuti al mese di chiamate gratis verso altri clienti dello stesso operatore.
Ad esempio, un utente che effettua una telefonata nei Paesi Ue della durata di tre minuti con il piano All'estero come a casa di Tre (calcolando che la sua tariffa nazionale sia di 15 centesimi al minuto, si veda tabella sotto) spenderebbe 53,8 cent contro gli 1,764 euro previsti dall'Eurotariffa, risparmiando circa 1,2 euro.
Per non correre il rischio di rimanere senza credito, è opportuno acquistare le ricariche a sufficienza prima di varcare i confini. Nel caso degli operatori virtuali è quasi una necessità perché una volta all'estero si può rimpolpare il credito solo se si ha a portata di mano una ricarica "italiana". Gli operatori tradizionali, invece, offrono anche altre soluzioni tra cui la ricarica di un operatore partner che può essere utilizzata come se fosse quella del proprio gestore. Qualora la valuta utilizzata nel Paese in cui ci si trova sia diversa dall'euro, l'importo accreditato potrebbe essere gravato di una commissione sul cambio.

LA CURIOSITA'IL CONSIGLIOSU INTERNET

Attenzione alla spesa quando si risponde

Quando si è all'estero, non si paga solo per telefonare o mandare messaggini. Bisogna fare attenzione anche a quando si risponde.
Il costo per una chiamata ricevuta sul telefonino va da 26 centesimi a 3 euro al minuto a seconda che ci si trovi in un Paese Ue o extra Ue.
Mentre per telefonare si possono spendere da 49 centesimi a 6 euro al minuto.

Comprare in Italia ricariche sufficienti

Per evitare di rimanere senza credito sul cellulare in un Paese straniero è opportuno acquistare un numero di ricariche sufficiente alla durata del soggiorno all'estero prima di partire. Soprattutto con operatori virtuali, come PosteMobile, Uno Mobile. I gestori tradizionali, invece, offrono altre soluzioni, tra cui la possibilità di usare la ricarica di un operatore partner.

Online le informazioni ufficiali della Ue

http://ec.europa.eu/.
Il sito dell'Unione europea per confrontare i prezzi del roaming sms nei Paesi all'interno della Ue.
www.agcom.it
L'indagine conoscitiva su sms, mms e servizi dati in mobilità avviata dall'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni.
Il confronto - Le tariffe applicate per chiamate fatte e ricevute verso e dall'Italia mentre si è in un Paese Ue.
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